Il popolo ennese è preoccupato quanto il suo bravo sindaco per lo stato di disagio finanziario del Comune che sembra abbia 15 milioni e mezzo di euro di debiti e dal 2005 si trova in stato di “dissesto finanziario”. Ed in un momento così delicato il popolo tutto si spreme le meningi per trovare una soluzione che non sia la solita elemosina data dallo stato centrale che manco esisteva quando Enna, secondo Pindaro, con Siracusa ed altri diffondevano raggi di luce di sapienza e cultura e senso alto della dignità civica al mondo. La vecchia Castrogiovanni pur ammirando con quanto alto senso di responsabilità i propri amministratori stiano facendo del loro meglio (certo entro i limiti che umanamente ciascuno ha) perché il borgo ritorni agli antichi splendori vorrebbe vedere risolto non solo il problema finanziario ma anche lo stato di sofferenza in cui tutta la popolazione versa anche se pare che i depositi nelle ormai innumerevoli banche siano cospicui, cosa tuttavia che non significa che ci sia ricchezza perché anche i poveri (vero) ebrei durante la persecuzione avevano tanti soldi in Svizzera ma finirono purtroppo male lo stesso.
E’ per questo che il viso degli abitanti il vecchio borgo (ma anche di quelli di S.Anna) si è illuminato quando ha saputo che grazie allo On .Diliberto fulminato sulla via di Mosca dalla visione estatica del corpo del povero Vladimir Llich Ulianov, al secolo Lenin, imbalsamato nel 1924 subito dopo la morte e giacente dentro un’urna a temperatura costante (16 gradi) ed umidità invariabile (70%) ha pensato che questa poteva essere trasportata in Italia. Evitando che questo nuovi capitalisti post sovietici seguaci di Putin potessero proprio perché non sono più manco per sogni comunisti seppellire, come fecero con il grande Stalin – detto il piccolo padre – il corpo nella dura terra facendo così scomparire financo le ceneri (pulvis es et in pulverem reverteris) di chi a dir di Diliberto ha segnato la storia del mondo.
Poiché le reazioni a tanta notizia non sono state tra le migliori appare opportuno e giusto per un borgo che ha sempre avuto e penso continui ad avere comunisti doc in eccedenza, con alcuni di essi vere “colonne” della politica italiana di chiedere ufficialmente alla Russia di potere custodire qui ad Enna il corpo del loro non amato più di tanto Lenin assumendocene il carico della manutenzione della mummia e nulla pretendendo d’altro. Sarebbe cosa buona giusta per un verso – il politico – e ultrabuona e conveniente perché quattro e quattro otto ci assicureremmo un flusso turistico impensabile con milioni di euro al giorno in entrata a risolvere i nostri annosi problemi di sopravivenza.
Potremmo offrire la temperatura di mantenimento (non difficile sul nostro eremo) la umidità che qui grazie a Dio non manca, i comunisti doc a guardia d’onore, potremmo lucrare qualche deputato in più e finalmente riacquisteremmo il ruolo di faro e vero umbelicus mediterranei che avemmo e non abbiamo più.
Ed ecco il perché di questa mia invocazione al sindaco ed alla sua dolente amministrazione di attivarsi subito magari attraverso il nostro benamato rappresentante locale che o bene o male si pensa abbia ancora nel cor qualcosa del vero comunismo, perchè si faccia sapere all’On.Diliberto che quella che i maligni (ma si anche Giordano, Cossutta ed altri: incredibile!) hanno preso come una battuta, da noi è stata considerata possibilità fattibile ed augurabile e dunque “nulla interposita more” si possa avere qui a 1000 metri (più alto di Mosca!) la”mummia” che verrebbe venerata come di dovere.
Il trasporto potrebbe avvenire via aereo e poi idrovolante fino alla diga Nicoletti e da li un grande corteo lento mesto ma partecipante fino al nostro cimitero, ove – fuori la mura – potrebbe essere approntato il mausoleo che la regione siciliana si pensa non avrebbe motivo di non finanziare e che comunque in caso negativo potrebbe essere sponsorizzato da Unipol ad altre banche di manca che riterrebbero grande onore fare tanto.
Enna avrebbe risolto i suoi problemi, il comunismo continuerebbe (e ne ha bisogno) ad essere apprezzato da molti e l’On Diliberto che è uomo serio e fattivo – ex ministro di grazia e giustizia ordinario nella facoltà di giurisprudenza della Sapienza di Roma e segretario del partito di rifondazione comunista – potrebbe toccare con mano che quando parla trova gente che sa capire quello che dice e non come spesso accade altri che lo dileggiano perché ignoranti ed in mala fede.
E poi essendo Enna Urbs Inexpugnabilis nessuno potrebbe mai tentare di trafugare la mummia!
Si aprano le sottoscrizioni e si dia al sindaco, che soffre per noi, la gioia di sapere che il popolo è con lui e lo sostiene oggi come ieri ma anche, tanto facendo, domani e dopodomani al grido di viva le mummie (senza offesa per alcuno si intende) e viva il buon governo capace di trovare risorse uniche e mai da alcuno immaginate. Questa, si che sarebbe vera ed ammirevole amministrazione, con il popolo in festa lieto e contento!
prof@pinogrimaldi.com
pubblicato il 9 novembre 2007