Enna è città di antica e lunga storia, sentendo parlare le sue genti ci si rende conto di come la parte più preponderante della lingua sia formata dalla parlata indoeuropea delle tribù “sicule”. Parlata arcaica, estremamente simile al latino ma caratterizzata da fenomeni di attardamento quali la presenza delle k non palatalizzate e delle u non ancora iotacizzate.
La parlata sicula venne investita dal greco che compare in tanti termini usuali e meno usuali e poi dall’arabo, diffusissimo nei nomi delle cose quotidiane e nella toponomastica urbana e periurbana. Molto meno presente il catalano e quasi nulla il lombardo.
Ufficialmente, però si parlerebbe l’italiano, ben diverso dall’itagliano.
Proprio per questo mi sono chiesto cosa ufficialmente, possa voler dire quando un amministratore dice “lavoriamo insieme”, e lo dice pubblicamente.
Da quel poco che ricordo io, che troppo tempo addietro studiai glottologia, insieme ha questi diversi significati:
1 avverbio
indica compagnia, unione, simultaneità, totalità;
2 [preposizione impropria] si unisce a un nome per mezzo della preposizione con;
3 sostantivo maschile
complesso, totalità di persone o cose;
4 sostantivo maschile
armonia, corrispondenza tra le parti;
5 sostantivo maschile;
complesso di due o più capi di vestiario dello stesso tessuto o colore;
Insieme si usa anche in una importante branca della matematica, branca, peraltro, molto interessante per la descrizione di fenomeni sociali.
Ora vi chiederete: “ma il 27 di dicembre, domenica, come viene in mente a sto signore (nel senso di zii siciliano) di scrivere di queste cose”?
E quindi devo dare risposta alla Vostra giusta domanda.
Mi sono visto scrivere in diversi post, da amministratori comunali ennesi, che INSIEME, potremo decidere cosa e come fare per le pendici, INSIEME, si potrà decidere che fare delle grotte di Via Sant’Agrippina, INSIEME, decideremo persino cosa fare di una piccola parte del bilancio.
Ci ho creduto e ho chiesto, proprio all’amministratore dell’insieme, Assessore Giovanni Contino, un incontro tecnico tra l’Amministrazione in carica, Legambiente, ed altre associazioni ed entità interessate alla soluzione delle problematiche delle pendici di Enna. Problematiche alle quali Legambiente dedica grandi sforzi sin dal 1992 e che ultimamente sono sfociate nella incredibile vicenda della distruzione della Chiesetta di Kamut e della strada antica di accesso alla città da porta Palermo.
Qui la richiesta nasceva dall’interpretazione (capoverso 1) di insieme come compagnia, unione, simultaneità, totalità. Tutte parole che vissute nell’ottica di una società urbana parrebbero di notevole positività. L’assessore, evidentemente dimenticando che non stava parlando con me in quanto cittadino, che comunque dell’insieme Enna ha diritto di far parte checché Lui ne pensi, ma con un Dirigente di Legambiente che in tal vece faceva richiesta, ha risposto: “insieme non è Giuseppe Amato”.
Bene quindi. Chiedo ufficialmente dalla stampa e dai social al grande silente Sindaco nostro Avv. Di Pietro Maurizio:
a) Vossignoria ha deciso, nostra insaputa, che ad Enna si possa parlare lingua differente dall’italiano?
b) Ha emanato bando verso lo scrivente, tale da interdire uffici ed amministrazione dal confrontarsi con lo stesso e con la associazione (peraltro legalmente riconosciuta dalla Repubblica Italiana, dalla Comunità Europea e dalla Regione Siciliana) su fatti inerenti la società ennese e i beni culturali ed ambientali pertinenti alla stessa?
c) Ha, emanato provvedimento interdittivo verso coloro i quali che notando fatti e casi non edificanti per la cultura locale ne denuncino pubblicamente l’esistenza?
Qualora nessuna delle summenzionate ipotesi dovesse risultare veritiera, ed in caso contrario ci scuseremmo per l’ignoranza di simili provvedimenti, La preghiamo di voler diffondere giusto “Bignami” della lingua italiana ai suoi amministratori ed a chiunque, facente parte della macchina di Governo della città, Ella ritenesse necessario sottoporre a recupero linguistico.
Chi scrive, viste le note difficoltà economiche della città, comunica che si rende disponibile a acquistare congruo numero del suddetto Bignami da omaggiare ad Ella per provvedere alle abbisogne.
Colgo l’occasione per porgerLe i più sentiti auguri di un felice 2016.
Giuseppe Maria Amato