Il 2017 è finito.
Ogni meschinità, maldicenza o anche solo babbizza con lui se ne parte.
Il nuovo anno sarà ricco di gloria, ricchezza (morale) e gioia.
Nuova vita, nuovo governo e nuove urgenze ci impegneranno: accoglienza, rispetto e ascolto saranno le parole del 2018. Parole che sostituiranno identità, clandestino e buonista.
Il bene comune sarà la priorità della classe governante.
La pace, la prosperità e l’amore saranno per tutti così come i soldi, il potere e il sesso.
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