Outlet: il paese dei balocchi

Il 5 gennaio scorso l’ennese ha avuto contezza della vacuità istituzionale dinnanzi al denaro. Un’ordinanza sindacale è stata corretta per adeguarsi alla volontà del mercato e al bisogno di ostentare una ricchezza, finta. Il 5 gennaio sono cominciati i saldi anzi i pre saldi ed i negozi sono diventati il paese dei balocchi. File interminabili, davanti ai noti brand, di bisognosi dell’abbigliamento di lusso hanno dimostrato la vittoria dell’apparire sull’essere. Sei solo se calzi quella scarpetta e indossi quella mutanda altrimenti sei niente. Questo principio ha costretto lavoratori a rischiare la propria incolumità su strade pericolosamente ghiacciate in nome del profitto di pochi e della contentezza di molti; molti che si sono selfati sorridenti con la busta griffata in mano. Questo è e per questa ragione l’Italia è comandata da una barbie mutante, che indossa divise diverse nelle diverse circostanze senza capirne il senso e il valore, e per questa ragione i poveri fanno schifo al punto da desiderarne la morte per annegamento.

Gabriella Grasso