La paura ingrossa il pericolo
Rosalia, al secolo Rosalia Scalia, appartenne, secondo la tradizione, alla nobile famiglia dei Sinibaldi. Figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rose, in provincia d’Agrigento (l’allora Girgenti), nacque tra il 1130 e 1134. Rosalia visse in quel felice periodo di rinnovamento cristiano-cattolico, che i re Normanni ristabilirono in Sicilia, dopo aver scacciato gli Arabi che se n’erano impadroniti dall’827 al 1072; favorendo il diffondersi di monasteri Basiliani e Benedettini. In quest’atmosfera di fervore e rinnovamento religioso, s’inserì la vocazione eremitica della giovane che lasciò la vita di corte e si ritirò in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino dove morì il 4 settembre 1160. Il culto più antico di cui si abbia traccia risale al 1375. In quel periodo in tutta la Sicilia scoppiò una grave pestilenza. Secondo tale culto santa Rosalia apparve ad una vergine di Bivona (in provincia di Agrigento, a 503 mt sul livello del mare, nel cuore dei monti Sicani) dicendole che se avessero costruito una chiesa in suo onore la peste sarebbe cessata (“Andate a dire alli giurati che mi facciano quivi una chiesa e mi habbiano a devotione, che cesserà la peste ed io sono Santa Rosalia”). Non si diede credenza all’evento, così l’anno seguente la santa riapparve, esortandoli un’altra volta. Non appena la chiesa fu fabbricata la peste cessò. Il culto crebbe negli anni: nella successiva ondata di peste del 1575-76 la santa venne invocata nuovamente e la quasi totalità dei nati venne battezzata col suo nome. Nel 1601 il sacerdote bivonese Ruggero Valenti, all’età di 80 anni, scolpì l’artistico fercolo che ancora oggi il 4 settembre viene portato in processione. La leggenda del ritrovamento miracoloso delle spoglie di Rosalia è una tipica storia edificante; al passaggio delle reliquie una pestilenza cessa miracolosamente, al che i palermitani per riconoscenza scelgono “a Santuzza” come protettrice della città, dedicandole “u fistinu” (il festino) che si celebra dall’11 al 15 luglio con un carro trionfale, introdotto nel 1686, e un corteo storico in costumi seicenteschi. Il 4 settembre, invece, la tradizionale “acchianata” (la salita) a Monte Pellegrino conduce i devoti al Santuario. Dal 1972 per iniziativa del Comune l’architetto Rodo Santoro ha riprodotto il carro settecentesco e la “Santuzza” continua – tra storia e leggenda – a raccogliere la devozione dei Palermitani e l’ammirazione dei turisti per la spettacolarità della festa. La sera del 14 luglio la processione parte dal Palazzo reale e si snoda lungo l’antico Cassaro, fermandosi dinanzi la Cattedrale e ai Quattro Canti, punto in cui il sindaco della città sale sul carro e depone dei fiori ai piedi della santa, gridando “Viva Palermo e Santa Rosalia”.
Oggi si celebrano anche:
S. MOSÉ, Profeta (XIV-XIII sec. a.C.)
S. Marcello di Chalon-sur-Saône (F), Martire († sec. III/IV)
S. BONIFACIO I ,Papa (418-422)
S. Fredaldo di Mende (F), Vescovo e martire († cc sec. IX)
B. Caterina Mattei da Racconigi (1486-1547), Vergine
B. Scipione Gerolamo Brigeat de Lambert (1733-1794), Presbitero e martire
B. Giuseppe Pasquale Carda Saporta (1893-1936), Presbitero e martire
B. Francesco Sendra Ivars (1899-1936), Sacerdote e martire
B. Bernardo (Giuseppe) Bieda Grau (1867-1936), Religioso O.F.M. Cap. e martire
B. Maria di S. Cecilia Romana (Maria Dina Bélanger, 1897-1929), Vergine
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!
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1915, Clarence Birdseye inventa i surgelati. Il commesso viaggiatore americano di pellicce mentre si trova nel Labrador osserva che il sistema efficiente per congelare gli alimenti è nella velocità di raffreddamento più che nel raggiungimento di basse temperature. È il principio dei surgelati, che Birdseye mette a punto nel suo laboratorio ponendo le fette di carne tra due piastre metalliche a bassa temperatura. L’inventore proteggerà il suo principio con 700 brevetti. La prima vendita al dettaglio di surgelati verrà effettuata nel 1930 a Springfield, Massachusetts
compleanni
1850 Luigi Cadorna
1934 Cino Ricci
1974 Carmen Consoli
proverbio
Il primo giorno ospite, il secondo indiscreto, il terzo sfacciato, il quarto via da casa mia
accadde oggi
1912 si verifica un incidente all’interno della metropolitana londinese. 22 sono le persone ferite
frase celebre
“La fede è sostanza di cose sperate e argomento di cose non viste”
San Paolo
consiglio
Doccia
Per pulire la cabina doccia, passate sul vetro una spugnetta ruvida imbevuta di aceto bianco, sciacquate e asciugate bene
cosa vuol dire
Andare per la maggiore
Avere prestigio, avere successo
Il modo di dire ha origine dalle corporazioni fiorentine medievali. La corporazione o arte maggiore comprendeva categorie imprenditoriali di notevole prestigio. Quindi andare per la maggiore significava appartenere alla corporazione delle arti maggiori, quindi appartenere alla classe di maggior prestigio.
consiglio per terrazzo orto e giardino
Alleggerire e concimare i gerani
Si favorisce la robustezza dell’impalcatura delle piante, ormai da tempo sfruttate, eliminando i fusticini deboli, asportando i fiori non appena accennano ad appassire e fertilizzando con un prodotto apposito, non stimolante, ma ricco di fosforo e potassio.