Autodromo di Pergusa e Teatro di Taormina pari non sono
Sull’ipotesi di trasformare il soggetto giuridico che assicurerà il governo dell’Autodromo di Pergusa nei prossimi anni si continua a discutere tra polemiche politiche e diatribe giuridiche. L’On. Mario Alloro, nel difendere il disegno di legge approvato dalla Giunta di governo, che prevede la trasformazione in fondazione dell’attuale Consorzio Autodromo di Pergusa, chiama in correlazione l’analoga vicenda della trasformazione in fondazione del Comitato TAOARTE. Ne parliamo con Massimo Greco.
Perché per TAOARTE la Regione è titolata alla trasformazione in fondazione del Comitato TAOARTE e per il Consorzio Autodromo di Pergusa ciò non sarebbe possibile?
In disparte il fatto, evidente, che la titolarità di trasformare la natura giuridica di un soggetto giuridico non può che appartenere agli stessi promotori dell’ente associato che si vuole trasformare, la differenza sostanziale tra il la vicenda di Taormina e quella di Pergusa è che il Comitato TAOARTE ha operato in tutti questi anni su un bene – il teatro antico di Taormina – di proprietà della Regione sulla base di una concessione d’uso. Pertanto, nutro seri dubbi sul fatto che la Regione possa incidere sulle sorti formali del Comitato TAOARTE, ma non certo sulla scelta di istituire ex novo una fondazione regionale di partecipazione aperta anche agli stessi Enti del Comitato TAOARTE. Ed è per questo motivo che la Prefettura di Messina ha negato l’iscrizione di una fondazione creata dagli stessi Enti locali del Comitato TAOARTE nel relativo registro.
Mentre per Pergusa?
Nella vicenda di Pergusa la proprietà del circuito è del Comune che lo ha costruito nel 1951. Le altre strutture pertinenziali al circuito automobilistico sono di proprietà ripartita tra ex Provincia reg.le e Consorzio Autodromo (tribuna, spazi espositivi, box ecc..). Tutt’al più potrebbe appartenere alla Regione la strada di servizio all’autodromo la cui gestione è stata affidata da anni all’ex Provincia. In sostanza la Regione può disporre dei propri enti strumentali e non certo di enti che non sono suoi.
Ma se ci si trincera dietro il formalismo giuridico si rischia di perdere il finanziamento annuale della Regione…
Sì certo, ma il risultato si può ottenere lo stesso senza forzare norme e regole giuridiche come si pensa di fare adesso. La costituzione di una fondazione di partecipazione (previa liquidazione del Consorzio Autodromo di Pergusa) dovrà essere deliberata obtorto collo dall’assemblea consortile, consentendo l’ingresso nella governance sia della Regione che dei privati interessati. In questa vicenda non è in discussione il modello di gestione che si vuole utilizzare (la fondazione di partecipazione) ma la titolarità del processo decisionale.