Nella vigna la gramigna è peggio della tigna
Benvenuto Scotivoli nacque ad Ancona in epoca sconosciuta. Studiò diritto a Bologna sotto la guida di Silvestro Gussolino, canonico di Osimo. Fu poi nominato cappellano pontificio e, prima del 1262, arcidiacono di Ancona. Il 10 agosto 1263 divenne amministratore della diocesi di Osimo, che era stata unita a Umana da Pp Gregorio IX (Ugolino dei Conti di Segni, 1227-1241), succedendo a Giovanni Colonna, del quale cancellò le troppe sentenze di scomunica. Ristabilita la sede, il 13 marzo 1264, Pp Urbano IV (Jacques Pantaleon, 1261-1264) ne affidò il governo a Benvenuto che nel 1267 fu anche incaricato da Pp Clemente IV (Guy Foulques, 1265-1268) di tenere il governo civile della Marca di Ancona. In questo periodo ordinò prete (san) Nicola da Tolentino. Benvenuto fu un grande riformatore: con una disposizione del 15 gennaio 1270, infatti, vietò al monastero di S. Fiorenzo di Posciavalle, di cui era stato nominato amministratore, di alienare i suoi beni. In un sinodo tenuto il 7 febbraio 1273 vietò pure la vendita delle proprietà ecclesiastiche e nel 1274, infine, attuò la riforma del Capitolo della sua cattedrale e difese i diritti della sua diocesi sulla città di Cingoli. Il 24 febbraio dello stesso anno tolse, per ordine del Beato Gregorio X (Tebaldo Visconti, 1271-1276), la scomunica che il vescovo di Fermo aveva posto sopra Ripatransone. Non sembra sia stato consigliere di Gregorio X nella preparazione del Concilio di Lione. Benvenuto si spense il 22 marzo 1282, e gli succedette Berardo, eletto da Pp Martino IV (Simon de Brion, 1281-1285), il 18 gennaio 1283. Sepolto nella chiesa cattedrale di Osimo, in un nobile mausoleo apprestato dal clero e dal popolo, nel luglio 1590 fu trasferito nella cripta della stessa cattedrale. Sul suo sepolcro avvennero grazie e miracoli, e il culto resogli dai fedeli è già ricordato negli Statuti di Osimo del 1308, mentre indulgenze si dicono concesse da Pp Eugenio IV (Gabriele Condulmer, 1431-1447) nel 1432. Benvenuto, tuttavia, non fu canonizzato. Dichiarato patrono della città di Osimo nel 1755, la sua festa, nella diocesi osimana e di Cingoli, come nell’Ordine francescano, è fissata al 22 marzo.
Oggi si celebrano anche:
S. Epafrodito, Vescovo di Filippi († sec. I)
S. Paolo di Narbonne (F), Vescovo e martire († sec. III)
SS. Callinico e Basilissa, Martiri († sec. inc.)
S. Basilio di Ancira (odierna Ankara), Sacerdote e martire († 363 cc)
S. Lea, Vedova romana († 384)
S. Nicola Owen (1550-1606), Religioso S.J. e martire in Inghilterra
B. Francesco Luigi Chartier (1762-1794), Sacerdote e martire in Francia
BB. Mariano Gorecki e Bronislao Komorowski, Presbiteri e martiri († 1940)
B. Clemente Augusto von Galen (1933-1946), Cardinale
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!
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1880, Negli Stati Uniti compaiono i primi allarmi antifurto elettrici. La rivista “Popular Science” annuncia l’invenzione dell’antifurto elettrico. È basato su un campanello a elettromagnete collegato a un circuito che viene chiuso dall’eventuale ladro quando tocca una serie di elementi metallici nascosti nei punti-chiave della casa
1599 Antonie Van Dyck
1948 Andrew Lloyd Webber
1967 Mario Cipollini
proverbio
Fa che la tua collera tramonti col sole e non sorga con esso
accadde oggi
1848 ultima delle 5 giornate di Milano: l’insurrezione si chiude con la cacciata degli austriaci
1882 gli Stati Uniti dichiarano illeggittima la poligamia
1895 i Fratelli Auguste e Loise Lumiere proiettano il primo film. Nasce il cinema
1975 al palazzo dei congressi dell’EUR a Roma, si apre la conferenza organizzativa per il referendum sull’interruzione di gravidanza
“Ci sono due verità che non bisogna mai separare, in questo mondo: 1° che la sovranità risiede nel popolo; 2° che il popolo non deve mai esercitarla”
Antoine de Rivarol, Journal politique national
consiglio
Per togliere il fango
Spargete del sale sulle impronte fangose ancora umide. Aspettate almeno 15 minuti perchè il sale sciolga il fango, quindi passate il battitappeto.
cosa vuol dire
Gridare al lupo
Dare un allarme per nulla
Il modo di dire è nato da una storiella popolare. Era costume dei pastori darsi la voce in caso di bisogno o di pericolo. Un pastorello, in vena di scherzare, gridò “Al lupo!” senza alcun motivo facendo accorrere gli altri pastori e prendendoli in giro. Ripeté lo scherzo altre volte finché un giorno il feroce animale comparve sul serio; il pastorello gridò per chiedere soccorso e rimase vittima del suo stesso scherzo
consiglio per terrazzo orto e giardino
Come ottenere i dislivelli di una vasca
Con la coltivazione delle piante in contenitori posati su mattoni, di diversa altezza.