domenica , Maggio 19 2024

Enna. Liceo delle Scienze Umane e Scuola dell’infanzia sfrattati. Parte 9°

Enna. Liceo delle Scienze Umane e Scuola dell’infanzia sfrattati.
Parte 9°

alaMentre il Comune di Enna e l’Istituto comprensivo Santa Chiara, dopo sei giorni di sospensione, sono riusciti a trovare una soluzione, ancorchè provvisoria, per assicurare la ripresa delle attività didattiche alla Scuola dell’infanzia, sul versante del Liceo delle Scienze umane e musicali la telenovela continua tra l’occupazione studentesca del plesso scolastico di Via Roma, la latitanza dell’ex Provincia regionale e l’intransigenza della dirigenza scolastica. La questione del trasferimento verso i locali dell’ex Liceo linguistico di Enna-bassa sembra infatti essersi arenata sul “vile denaro” necessario ad intestarsi le utenze di acqua, luce e gas del nuovo plesso. In questo contesto di “normale follia”, in cui la responsabilità è stata unanimamente individuata in capo a coloro che hanno partorito una riforma in salsa siciliana dell’ente intermedio, molti hanno riflettuto anche sui poteri della dirigenza scolastica.
Ne parliamo con Massimo Greco.

Non si pensava che un dirigente scolastico potesse arrivare ad assumersi responsabilità di questo tipo e fino a questo punto…..

Gli Istituti scolastici non sono più da tempo organi periferici del Ministero dell’Istruzione, avendo acquisito personalità giuridica nonchè autonomia finanziaria, amministrativa e funzionale. I comportamenti amministrativi del dirigente, preposto alla guida dell’Istituzione scolastica, vengono considerati definitivi perché non sottoposti ad alcun tipo di controllo gerarchico.

Questo significa che un dirigente può fare e sfare quello che vuole?

Assolutamente no, stiamo pur sempre parlando di Pubbliche Amministrazioni che finalizzano la propria azione nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità, ma anche di economicità, trasparenza ed efficienza.

Si ma chi controlla la legittimità degli atti dei dirigenti?

Nelle Istituzioni autonome (politiche come gli Enti locali o funzionali come Camere di Commercio, Scuola e Università) i controlli di legittimità non sono più demandati ad organi esterni ma ad organi interni. Non bisogna comunque dimenticare che nelle Scuole esistono organi esponenziali della comunità scolastica che, oltre ad avere un importante ruolo di partecipazione nella fase della programmazione, hanno legittimazione ad agire in giudizio per censurare eventuali comportamenti contrari agli interessi dell’Istituzione scolastica. Funzione di controllo sociale che recentemente è stata estesa a tutti i cittadini in forza del cosiddetto “accesso civico”.

Ma se nessuno ricorre alle competenti Autorità?

Se dall’interno non ci sono ripensamenti in autotutela e dall’esterno non si registrano interessi a promuovere azioni giurisdizionali a tutela degli interessi pubblici, non si può pretendere che sia la NATO ad intervenire. In ogni caso c’è la successiva valutazione dell’incarico dirigenziale che, se operata con scrupolo, potrebbe dare i suoi frutti. Basti pensare che i dirigenti scolastici saranno misurati anche sulla base di “competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati, correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati nell’incarico triennale” nonchè “apprezzamento dell’operato all’interno della comunità professionale e sociale”.

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