Fu una parte della destra di Minghetti che passando alla sinistra di Depretis nel 1876 inaugurò il primo ribaltone ossia un rovesciamento del governo. Depretis allora disse: “se qualcuno vuole trasformarsi come posso respingerlo?” e nel 1882 nacque il grande nuovo partito nazionale, quello del trasformismo. Il trasformismo divenne così metodo e anche carattere nazionale. Poi fu la volta di D’Alema, Bossi, Berlusconi, Prodi, Letta e in ultimo Renzi. Tutti strateghi della politica che in nome del BENE comune e della governabilità hanno attuato il trasformismo declinandolo in vario modo: rimpasto, rimpastino, interim e pure attendismo. Lo stesso che ogni fine estate torna ad allagare paesi e case in attesa che i lavori di contenimento o pulizia si realizzino. E così si va avanti verso un futuro che è già tutto alle spalle per l’eterno ritorno dell’antico. Ora è giunto il nuovo, tutti antisalviniani e tutti pronti a saltare sul nuovo carro.
Gabriella Grasso
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