La prima domenica di Avvento propone un brano di Luca. L’Avvento è tempo di attesa, difatti questo appartiene ad un tempo liturgico di preparazione alla venuta del Signore. L’Avvento non solo riguarda il Natale ma anche al ritorno glorioso di Gesù alla fine dei tempi. Nel brano lucano, Gesù è molto chiaro: “State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscono in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso”. Noi uomini, fortunatamente, non siamo padroni del tempo e non sappiamo neppure quando sarà la nostra ora. L’esortazione di Gesù è quella della VIGILANZA cioè a essere sempre pronti in un’ attesa costante che è ben lontana dalle mode del mondo. Allora come bisogna essere vigilanti? Gesù stesso ci dà la risposta: “Vegliate in ogni momento PREGANDO, perché abbiate la forza”. Un’ATTESA, intrisa di preghiera, affinché la nostra vita sia custodita e non abbia paura nel comparire davanti al “Figlio dell’uomo”. Un’ATTESA dove tutto nel nostro cuore deve essere sempre e in ogni momento in ordine. Un’ATTESA che ci fa “Sollevare e alzare il capo” per rallegrarci della nostra liberazione nella gloria del Signore. Ma come vivere questa Parola? Mettendo in pratica l’AMORE come ci è consigliato da Paolo nella sua prima lettera ai Tessalonicesi (seconda lettura proposta nella liturgia domenicale): Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità davanti a Dio e Padre Nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i santi”. A tutti voi una Santa Attesa e che Gesù sia accolto in ogni cuore.
Rosario Colianni
del M.M. Giovani Insieme e della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (ex Apostolato della Preghiera).
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