Anche il sole passa sopra il fango – ma non s’imbratta
Teresa (nome completo: Teresa Sánchez de Cepeda Avila Y Ahumada) nacque ad Avila, a 85 km a nord-ovest di Madrid, il 28 marzo 1515. I suoi profondi e religiosi ideali ascetici le furono trasmessi fin da quando era bambina dal padre, il cavaliere Alonso Sánchez de Cepeda, e specialmente dalla madre, Beatrice d’Avila y Ahumada. Teresa era molto affascinata dalle biografie dei santi e da ragazza scappò molte volte di casa finché, nel 1534, lasciò di nascosto la sua famiglia ed entrò nel monastero dell’Incarnazione delle monache carmelitane ad Avila. In convento soffrì per molte malattie, ma ben presto riuscì a trovare in queste sofferenze una fonte di estasi spirituale, anche grazie all’uso di un suo libro di preghiera, l’Abecedario spirituale, il terzo della collezione dell’Alfabeto spirituale (pubblicato in sei parti tra il 1537 e il 1554). Questo lavoro, che segue l’esempio di numerosi scritti medievali, era una sorta di “guida” per l’analisi della coscienza, per l’autoconcentrazione spirituale e per la contemplazione interiore. Accanto a questo, Teresa, si servì di altri volumi mistici, come il Tractatus de oratione et meditatione di S. Pietro d’Alcantara e, forse, degli Esercitia di Ignazio di Loyola. Fu proprio Pietro d’Alcantara a spingere Teresa a dare una forma visibile ai suoi impulsi interiori, tanto che ne divenne ben presto consigliere e guida spirituale. Teresa fu quindi convinta di fondare un monastero per suore carmelitane e di cancellare la trascuratezza che trovò nel monastero di Avila ed in altri che visitò. Nel marzo del 1563, quando Teresa si trasferì nel nuovo convento, raccolse in una “Costituzione” i suoi fondamentali principi di povertà assoluta e di rinuncia alla proprietà. Teresa stabilì, inoltre, che le suore dovevano camminare scalze, oppure sostituire le scarpe con sandali di legno o di cuoio. Per i primi cinque anni, Teresa rimase in isolamento, edicandosi completamente alla scrittura. Tra il 1567 e il 1571 vennero fondati conventi della riforma a Medina del Campo, Malagon, Valladolid, Toledo, Salamanca e Alba de Tormes. Grazie all’autorizzazione di Rubeo di Ravenna, capo dell’Ordine Carmelitano, Teresa poteva costruire due conventi per uomini che avrebbero accettato le sue riforme, e in questo fu aiutata da Giovanni della Croce e da Antonio di Gesù. Così fondarono il primo convento di Carmelitani scalzi nel novembre del 1568 a Duruello. Un altro amico di Teresa, Geronimo Grecian, le diede aiuto nel fondare i conventi di Segovia (1571), Vegas de Segura (1574) e Siviglia (1575), mentre Giovanni della Croce, con la sua attività di maestro e di predicatore, promuoveva la vita interna del movimento. Nel 1579 i processi dell’Inquisizione contro di lei e i suoi amici decaddero, e l’estensione della sua riforma fu pesantemente corretta. Negli ultimi tre anni della sua vita, Teresa fondò i conventi di Villanueva de la Jara, Palencia (1580), Burgos e Granada (1582). La sua ultima malattia la colpì mentre era in viaggio da Burgos ad Alma de Tormes, dove morì nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 1582. Il suo corpo rimane incorrotto (il cuore della santa è conservato in una teca) nella Chiesa della Anunciazione in Alba de Tormes. È stata beatificata il 24 aprile 1614 da Pp Paolo V (Camillo Borghese, 1605-1621) e santificata il 12 marzo 1622 da Pp Gregorio XV (Alessandro Ludovisi, 1621-1623). Gli scritti di Teresa, dal chiaro indirizzo didattico, sono tra i più significativi della cultura della Chiesa cattolica [esistono soltanto tre donne dichiarate Dottori della Chiesa cattolica: Teresa d’Avila (1970), Caterina da Siena (1970) e Teresa di Lisieux (1997)] : la sua Autobiografia – il Cammino della Perfezione – il Castello Interiore – Relazioni; due opere minori sono Concetti dell’Amore ed Esclamazioni, oltre alle Carte, una raccolta di 342 lettere complete e 87 frammenti di altre. Il nucleo del pensiero mistico di Teresa, individuabile in tutti i suoi scritti, è l’ascesa dell’anima umana attraverso quattro stadi (come scritto nella sua Autobiografia, cc. X-XXII):
– Il primo stadio è la « devozione del cuore »
– Il secondo stadio è la « devozione della pace »
– Il terzo stadio è la « devozione dell’unione »
– Il quarto stadio è la « devozione dell’estasi »
Oggi si celebrano anche:
S. Severo di Treviri, Vescovo († sec. V)S. Tecla di Kitzingen, Badessa († cc 790)B. Gonsalvo da Lagos (1360-1422), Presbitero agostiniano S. Maddalena (1610-1634), Vergine e martire a NagasakiB. Narciso Basté (1866-1936), Sacerdote S.J. e martire in Spagna
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!
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1968, Realizzato il primo robot completo -Se Engelberger (v.) aveva realizzato il primo robot industriale, è allo Stanford Research Institute degli Stati Uniti che si deve il primo robot completo e autonomo battezzato Shakey
compleanni
1844 Friedrich Nietzsche
1959 Sarah Ferguson
1963 Valerio Staffelli
proverbio
Spesso i proverbi sono sfacciati, ma l’intenzione è sempre buona
accadde oggi
1815 Napoleone viene inviato in esilio all’isola Sant’Elena
frase celebre
“La nostra storia è la storia della nostra anima; e storia dell’anima umana è la storia del mondo”
Croce, La storia come pensiero e come azione
consiglio
Le virtù della frutta
A differenza delle abitudini alimentari radicate, la frutta è più digeribile e salubre se consumata lontano dai pasti e il momento ideale per un piatto di verdura è prima dei pasti principali.
cosa vuol dire
Do ut des
Dare qualcosa per poi ricevere. Con questa formula nell’antica Roma i contraenti di un accordo si assumevano l’obbligo di scambiarsi qualcosa
consiglio per terrazzo orto e giardino
Potatura delle specie da fiore
Le specie che fioriscono sui rami di recente formazione, in estate e in autunno, si potano sia dopo che hanno prodotto, sia durante il riposo, sia al termine di questo, ricordando che i tagli eseguiti appena prima del risveglio stimolano un’abbondante vegetazione e quindi la fioritura.