domenica , Maggio 19 2024

Enna. Liceo delle Scienze Umane e Scuola dell’infanzia sfrattati. Parte 5°

Enna. Liceo delle Scienze Umane e Scuola dell’infanzia sfrattati. Parte 5°

di Massimo Greco

 

alaAnarchia! E’ il sostantivo che più di altri riesce a fotografare la situazione attuale delle due Scuole di Valverde interessate dallo sfratto operato dall’ex Provincia regionale di Enna. Ora, mentre gli Uffici finanziari dell’ex Provincia stanno raschiando il barile di un bilancio, che notoriamente non consente più di prorogare neanche i contratti dei precari storici, pur di consentire il trasferimento dei Licei di scienze umane e musicale nei locali dell’ex Liceo linguistico di Enna-bassa, ed a 24 ore dalla più volte auspicata “conferenza di servizi” convocata dal Comune di Enna, la Scuola dell’infanzia curata – dall’Istituto comprensivo Santa Chiara – rimane per la 2° volta senza erogazione idrica e per cause ancora ignote e non addebitabili all’ente gestore del servizio idrico. Occorreva essere presenti “di buon mattino” sui luoghi per rendersi conto di come, nostro malgrado, sia più che fondata la ricerca sociologica – già citata in altra occasione – che vede la qualità delle Istituzioni pubbliche ennesi agli ultimi posti della graduatoria accanto a quelle di Caltanissetta e Agrigento. Come dare torto ai Ricercatori Nifo e Vecchione di fronte ad un autobotte dei Vigili del Fuoco, allertata prontamente dalla Prefettura su segnalazione della Preside della Scuola dell’infanzia, che dopo avere atteso infruttuosamente 50 minuti per rendersi conto del segnalato disservizio e, all’occorrenza, per impinguare le riserve idriche ivi collocate, non riesce ad entrare nel complesso immobiliare di Valverde. Infruttuoso, quindi, l’intervento dell’operatore idraulico del Comune di Enna, anch’esso opportunamente allertato, per non essere riuscito ad entrare nel complesso di Valverde chiuso perché dichiarato inagibile con ordinanza della medesima ex Provincia. Inutili anche i tentativi di interloquire con i Funzionari tecnici dell’ex Provincia (che ricordiamo essere proprietaria dell’immobile del complesso di Valverde ed Ente aggiudicataria dei programmati e consegnati lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico, perché sprovvisti delle relative chiavi)(!?).

Orbene, in disparte “il giallo delle utenze” che potrà essere risolto solo da chi ha la competenza a farlo con strumenti che, ovviamente, non sono nella nostra disponibilità, non ci resta che denunciare ancora una volta non solo la sistematica violazione del principio costituzionale di leale collaborazione tra le Istituzioni pubbliche ma anche l’assenza di azioni di controllo e coordinamento che, inevitabilmente, finiscono anche per disegnare un contesto di anarchia. Uno dei principi cardine dello Stato democratico riposa infatti sul concetto di check and balance, in cui i diversi poteri, mentre rimangono necessariamente separati (legislativo, esecutivo e giudiziario), si controllano reciprocamente attraverso i presìdi costituzionali. Ma per il caso di specie la questione si aggrava per il fatto che si contrappongono interessi pubblici curati dalle Istituzioni all’interno del medesimo potere: quello esecutivo.

Funditus, e in attesa di scrivere la 6° puntata alla luce di cosa accadrà domani 14 ottobre, nessuno si permetta di offendersi se oltre ad affiancare alle nostre periodiche riflessioni la citata ricerca sociologica ricordiamo anche la metafora dell’aforista Lopez delle “capre e dei pastori”.

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