Enna. Liceo delle Scienze Umane e Scuola dell’infanzia sfrattati.
Parte 12°
di Massimo Greco
“Tre giorni d’anarchia” è un film drammatico di Vito Zagarrio girato nel 2004 tra Enna e Ragusa e contestualizzato nel 1943, anno in cui anche la popolazione ennese venne messa a dura prova per l’assenza di un governo delegittimato dalla guerra e per l’imminente ingresso/liberazione dei soldati americani. Durante i tre giorni d’anarchia, l’attore protagonista Giuseppe perderà suo padre, sceglierà la donna della sua vita e capirà qual’é la sua strada.
A distanza di settanta anni da quell’evento, Enna sembra vivere quella medesima anarchia, ma non solo per un tempo circoscritto ai tre giorni del film. Ne è la conferma la diagnosi fatta nei giorni scorsi dalla Commissione Nazionale Antimafia in cui sono stati evidenziati dei veri e propri vuoti istituzionali in diversi ambiti della vita pubblica ed istituzionale della provincia di Enna. Così come ne è la conferma la questione del mancato trasferimento nel plesso dell’ex liceo linguistico di Enna-bassa dei due licei di scienze umane e musicale ancora oggi costretti a costipare i locali del liceo classico di Via Roma.
Fiumi di parole e d’inchiostro non sono ancora serviti a consentire un banalissimo trasferimento logistico da un immobile (ex Valverde) dichiarato inagibile ad un altro geneticamente nato per uso scolastico. Non è servito neanche l’intervento del Prefetto di Enna invitato, a più riprese, a benedire un’intesa tra tutte le parti coinvolte nella vicenda. E poiché al peggio non c’è fine, si è pure dovuto registrare lo scorso giovedì 17 novembre l’inaspettato intervento del Provveditore agli Studi di Enna Dott. Ciancio che, spalleggiando la mancata presa in consegna dei nuovi locali auspicata dalla Preside dell’Istituto scolastico “Napoleone Colaianni”, ha messo in discussione anche le certificazioni tecniche rilasciate dai Funzionari dell’ex Provincia ai fini dell’agibilità del nuovo plesso.
Pertanto, al problema dei problemi – quello dell’intestazione delle utenze – che, a dire di alcuni, ha pure influito sull’esito delle recenti elezioni presidenziali americane, se ne aggiunge un altro di natura tecnica, criptata e riservato ai soli addetti ai lavori.
Ora, in disparte il fatto che qualunque tipologia di certificazione rilasciata da una P.A. fa fede fino a querela di falso, siamo così sicuri che questi comportamenti promossi da chi esercita funzioni pubbliche nel contesto di un’evidente vuoto di governo della cosa pubblica non provochi un pericoloso effetto domino?
Ci si è chiesti, ad esempio, se l’attuale plesso scolastico di Via Roma in cui convivono tre licei, con insopportabili turnazioni didattiche, sia dotato dei requisiti di agibilità per uso scolastico oggi stranamente rivendicati per l’ex liceo linguistico?
E’ triste vedere un video, opportunamente diventato virale, in cui si ripristina in sole 24 ore una voragine stradale in Giappone ed assistere inermi da due mesi circa a questo offensivo e indecoroso film di nuova anarchia istituzionale.
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